Diario
Diario di bordo 62: 4X4… amici

E’ arrivata l’ora dell’uscita in fuoristrada con gli amici della associazione Jumbo Club 4×4; amici nel vero senso della parola, visto che, dopo tanti anni, ormai loro si ricordano di noi (soprattutto di alcuni …), e noi di loro.
Siamo come sempre in tanti: molti ragazzi, ma stavolta pochi volontari, decimati dagli sbalzi climatici dei giorni scorsi.
Ma il problema non si ripresentera’: la nostra associazione infatti ha prontamente introdotto l’obbligo di vaccinazione per i volontari, analogamente a quanto accade per l’iscrizione dei bambini a scuola.
Prendiamo posto nelle macchine “agli ordini” del sergente di ferro Betty, l’organizzatrice dell’uscita assieme alla Silvia. La carovana e’ composta da una quindicina di veicoli.
Il meteo, coperto con leggera pioggia, non e’ il massimo come colpo d’occhio, ma e’ l’ideale per il fuoristrada.
Il percorso, su e giù per la Valpolicella per sentieri e sentierini, e’ piu’ movimentato del solito, e il bagnato lo rende ancora piu’ mosso; insomma, si balla!
Arriva l’ora di merenda, con i soliti avidi che fanno bis/tris di panini.
Si riparte, si balla di nuovo, … ed e’ ora di pranzo (al Piudiuno non si soffre la fame!).
Tra una portata e l’altra c’e’ chi gioca a calcio balilla; peccato che il tavolo da calcetto avesse l’ “artrosi” (maniglie dure da girare).
Finito il pasto c’e’ la “premiazione”, un’occasione per celebrare la partecipazione dei ragazzi, e per ringraziare il Jumbo club dell’ospitalita’. L’atmosfera e’ di festa: stiamo trascorrendo un’altra bella giornata.
Dopo mangiato, fuoristrada estremo. Non e’ masochismo: a stomaco pieno migliora l’assetto!
Allora, raggiunta la pista dedicata, via alle acrobazie.
I ragazzi sono gasati, anche alcuni insospettabili (Manu non voleva piu’ scendere!). I volontari un po’ meno: bello, ok; ma come tutte le cose gia’ provate … Per questo propongo, per l’anno prossimo, una gara di equilibrio sul tettuccio tra volontari (tipo toro meccanico).
L’umidita’ comincia a farsi sentire, giusto in tempo per l’ora di tornare.
All’arrivo per noi del Piudiuno ci sarebbe un’altra cosa da fare: pulire le macchine. Ma sono cosi’ sporche che ci vorrebbe un’uscita a parte!

Diario
Diaro di bordo 61: un pomeriggio… molto fresco

è vero che tutta estate ci simao lamentati per il caldo, che volevamo il fresco, che volevamo la montagna, che eravamo stufi del sole…ma nessuno di noi si aspettava che le acque del Noce potessero essere così fredde!!
Il tragitto è stato un calvario: un poche di code (non molte per fortuna) e un incidente che bloccava l’unica via per arrivare al camping dove fare rafting rischiavano di rovinare la nostra giornata.
Per fortuna un gentilissmo signore del posto ci ha fatto segno di seguirlo, così tra viette in salita e strettissime, così tanto che temevamo che il nostro Vito (furgoncino) non riuscisse a passare, siamo riusciti a raggiu ngere il camping dall’altro lato!!
Ok, in ritardo ma non troppo… cosa bisogna fare appena arrivati?? ovviamente mangiare!!! Accampati chi su tavoli, chi per terra, abbiamo mangiato il nostro pranzo al sacco, lasciandone però una parte per dopo, poichè di lì a poco avremmo iniziato la discesa del Noce e non volevamo correre il rischio di indigestioni.
La vestizione è stata degna delle migliori descrizioni di Omero: costume, maglietta sotto, muta per fare rafting (così aderente che era una seconda pelle), giacca impermeabile, scarpe, giubbino salvagente e… caschetto. Tutti pronti… tutti sul pulman!!!
La divisione in squadre è stata veloce perchè tanta era la voglia di buttarsi a rinfrescarci nel fiume e di iniziare a divertirsi.
E così è stato: tra ripide, pagaiamenti, scontri con massi nascosti e perfino con altri gommoni… le risate e le urla di divertimento rimbombavano in tutta la valle.
E quanto era fredda l’acqua che ci veniva addosso!!!
Mai doccia calda fu tanto attesa!
Il ritorno è stato ovviamente molto più calmo…quasi tutti i ragazzi sono crollati in macchina dopo la bellissima sfacchinata… non siamo abituati a fare così tanto movimento!!!
– Chiara –

Diario
Diario di bordo 60: 10 anni di NOI!

è quasi commossa che scrivo il diario di questa uscita. L’uscita per festeggiare i 10 anni del Più di Uno.
10 anni… chi l’avrebbe detto quando il nostro gruppo si è formato che saremmo arrivati ad essere così numerosi? Così uniti? Così… famiglia gli uni per gli altri?
Quindi questa volta non farò un diario… ma un lungo grazie a ciascuno dei nostri ragazzi, che ci danno la possibilità di condividere le uscite con loro e di essere loro amici.
GRAZIE a …
Alberto che con la sua allegria e il suo dinamismo non rende mai le uscite monotone,
Andrea B, che si scatena ballando a petto nudo appena la musica attacca,
Andrea P che con la sua pianola ci fa cantare canzoni che tutti conosciamo (il maestro),
Andres che riesce a vendere la cioccolata anche ai turisti parlando in inglese meglio di noi volontari,
Angela, la nostra tifosa sfegata che si divide tra amici e innamorato,
Anita, la nostra massaggiatrice quando c’è qualche collo bloccato,
Barbara, la nostra giulietta dolce,
Cinzia, la tranquillità che riesce a calmare i giovani scatenati,
Claudia, che ci fa invidiare i suoi viaggi quando torna abbronzata e sempre sorridente,
Daniel, abbraccia tutti in modo affettuoso,
Elisa che ha sempre mille cose da raccontarer e di cui renderci partecipi,
Enrico, la new entry nel nostro gruppo,
Manu, il nostro immancabile veronese ” de Roma” che non salta mai una uscita,
Essaw, il nostro “gigante” affettuoso,
Fabrizio che ci fa scoprire nuovi generi di musica rock quando rischiamo di diventare smelensi,
Francesca P, la nostra ballerina latino americana,
Francesca R, la zia che ci aggiorna sulla sua stupenda nipotina,
Francesco, la calma apparente che sparisce quando attacca la musica,
Gabriele, il nostro compositore di canzoni personale,
Giacomo, che con il suo amico Mario forma il “duo peperino”,
Giada, che ci porta le missive di Giulietta Capuleti e ci parla dell’amore,
Giovanna, da poco tornata con noi,
Giovanni, che sa andare in scooter,
Irene, l’entusiasmo e la spontaneità della gioventù,
Isabella, la nostra fashion/moderna bionda,
Ludovica, che ci parla di film visti al cinema (sempre aggiornata),
Manuel, la body guard dagli occhi azzurri di Angela,
Marco, il nostro autista che balla sempre,
Maria, una sorprendente forza della natura in una ragazza così minuta,
Mario, il nostro “galletto”,
Martina, la dolcezza con il suo cagnolino
Michele B, il nostro MIKY che ci ricorda gli orari delle uscite quando siamo tardi,
Michele R, il nostro Lord sempre elegantissimo,
Riccardo, che inventa poesie all’istante per le volontarie da vero LAtin Lover,
Simone, il nostro pianista che ama i film horror.
Un grazie a tutti i volontari che negli anni sono rimasti e ai nuovi arrivati: ciascuno di voi porta un poco di sè nel gruppo, parte fondamentale per migliorarsi di giorno in giorno, per avere nuove idee, nuovi spunti e nuova energia. Grazie!
e per ultimi ma non per importanza, grazie a Serenella e Stefano. Senza di loro questo sogno non si sarebbe mai avverato

– Chiara –

Diario
Diario di bordo 59: Valpolicella Rugby!

Non avevamo mai partecipato ad una partita di rugby… e le domande che sono fioccate a chi se ne untendeva lo hanno dimostrato: ma usano le mani? ma perche corrono tutti in avanti? ma la palla la buttano INDIETRO?????
Le perlpessità non hanno impedito di goderci la partita molto combattuta e fisica: mucchi di persone le une sopra le altre per rubarsi il pallone e quasi una rissa tra giocatori!
No, noi del Più di Uno preferiamo stare tra il pubblico a guardare! Anche se poi qualcuno di noi si è divertito a lanciare la palla e farla passare dalla porta…. sembrava così semplice quando lo facevano i giocatori!!
E come solita chiusura… un bel piatto di pasta fumante… che abbiamo subito smaltito ballando come matti!
Grazie Rugby Club Valpolicella!!! Ci siamo stra divertiti!!!

– Chiara –

Diario
Diario di bordo 58: Finalmente il sole!

Il Footgolf ci era piaciuto assai la prima volta che ci siamo andati!
Peccato che il tempo aveva deciso di dare una “rinfrescata” proprio mentre dovevamo andare a giocare… e fu così che ci ritrovammo insieme a Noè nell’arca 🙂
Questa volta però ci è andata bene! un sole stuoendo brillava nel cielo, caldo e tantissima voglia di andare a giocare!
Pranzo con un hamburger veloce (dobbiamo dire che era anche piccolo… Qua i giocatori devono avere energie prima della partita!!) che ci ha lasciati un poco affamati, ma tutto è sparito appena ci siamo alzati per andare a giocare.
Divisi in squadre abbiamo calciato, usato le mani (vabbè, chi dice che sia vietato??), saltato delle buche… ma divertiti immensamente!
E come conclusione… musica e balli tutti insieme!!!

– Chiara –

Diario
Diario 57: El melon s’è bon

Se pensate che sia impossibile fare stare quasi un centinaio di persone in una normale sala, sfamarle tutte, fare una tombola con annesso karaoke e balli…allora non conoscete gli alpini di Isola Rizza.
Uscita ormai confermata da anni che vede noi del Più di Uno quasi in formazione completa: eh quando c’è da mangiare.. 🙂
Arrivo a scaglioni dai vari punti di ritrovo, così i poveri alpini e famiglie hanno tempo di abituarsi al trambusto e ad aessere somemrsi di saluti/parole/cappotti e poi tutti seduti! Qua si inizia subito a mangiare! Sia mai che il viaggio ci abbia messo appetito 🙂
Tra primi, secondi, torte e perfino l’insalata per i più salutari, il momento pèiù atteso arriva: la tombola!!
Quest’anno la fortuna è stata un poco dispettosa e ha premiato più volte le stesse persone che generosamente hanno lasciato la seconda vincita a qualcun’altro meno fortunato.
Sulle note di Dj Alberto siamo perfino riusciti a ballare snza far grandi danni (apparte una lampadina colpita con una mano e scoppiata… ma il resto è rimasto integro 🙂 ).
Mezzanotte arriva velocemente, troppo in alcuni casi, e mentre c’era ancora la fila al karaoke è ora di salire in macchina per tornare. La prosisma votla iniziamo prima a cantare!!
Immancabile, come se fosse ormai il saluto tra noi e gli alipni, il cantare tutti insieme “el melon s’è bon” 🙂
Come sempre grazia alpini!!! e all’anno prossimo!!!

– Chiara –

Diario
diario di bordo 56: tante maschere… vere

Pirandello diceva che ogni uomo ha delle maschere e che mai mostra il suo vero essere.
Beh, lasciatemi dire Pirandello non conosceva il Più di Uno!
Maschere ne abbiamo a profusione (e ogni anno diventiamo sempre più bravi) ma sono solo travestimenti apparenti perchè dietro quei vestiti, quei trucchi, quelle MASCHERE, siamo sempre e più che mai noi.
Noi che ci divertimao con qualsiasi musica, noi che balliamo senza mai fermarci finche qualcuno (di solito Chiara) è costretto a spegnere la musica per farci smettere, noi che appena entriamo e vediamo la tavola imbandita ci catapultiamo sul cibo (si, da noi guai se manca).
Ma anche noi che sappiamo accolgiere i nuovi arrivati Essaw e la nosra truccatrice di fiducia Arianna e il suo compagno, come se li conoscessimo da sempre. Da noi nessuno si sentre smarrito.
E dovete vedere che belle maschere per questo carnevale! Alcune perfino fatte dal vivo nonostante la luce che ogni tanto si sopegenva per fare atmosfera.
E poi immancabili selfie, immancabili bolle di sapone, immancabili stelle filanti… tutto faceva scena ma avremmo potuto anche essere senza nulla: le cose fobndamentali come la musica e il divertirsi insieme ci sono sempre

– Chiara –

Diario
Diario di bordo 55: SCAMPAGNANDO IN PIU’ DI UNO L’EVENTO DEL SECOLO!

Forse no, ma per noi lo è stato, eccome! L’idea era nell’aria già da un po’…. Organizzare una cena, completamente autogestita dal Più di Uno, metterci la faccia (e anche le gambe), raccogliere un soldino e lasciare un bel ricordo di noi e di quello che siamo… Mancava la location, che si è magicamente materializzata con Michele e il suo Agriturismo ”da Zio Michele” a Isola della Scala. Fatta!
L’impatto mediatico e l’organizzazione avrebbero fatto invidia alle Presidenziali americane: spargi la voce, invitane un paio a testa, che sarà mai…. Abbiamo smesso di contarle, le presenze, quando abbiamo superato i 100!
Dopo la riunione organizzativa al cardiopalmo, in cui ogni compito, variante e possibilità sono stati vagliati, dopo aver affidato ad ogni volontario un compito, ma anche due o tre, compreso il servizio bar, il posteggio e la pulizia dei servizi igienici, si è reso necessario un sopralluogo della location in occasione del compleanno di Veronica. Che dire? Che la Bassa regali uno scenario del genere va oltre ogni immaginazione: il rustico, il fienile, il prato, il laghetto con il tramonto… Le zanzare… Indescrivibile!
Una calda sera di settembre ha preso vita “SCAMPAGNANDO IN PIU’ DI UNO”.
La data dell’evento ci ha impegnato dalla prima mattina, un Wedding Planner non sarebbe stato all’altezza… Posiziona tavole e panche, crea l’angolo delle foto con ogni gadget a disposizione, prendi dimestichezza con la spina della birra… Organizza i frigoriferi e crea le vasche con il ghiaccio per le bevande (chi non tiene per settimane delle bottiglie di acqua congelata in freezer???)… Prepara le tavole, lotta con l’unica bava di vento che si alza quando inizi a sistemare i tovaglioli….
Accogli gli ospiti che arrivano con il calare del sole, intrattienili con una passeggiata ed un calice di Prosecco, accompagnali ai tavoli… L’ansia da prestazione l’abbiamo mascherata abbastanza bene, ma la paura di far morire di fame i nostri ospiti ci ha spinti a chiedere aiuto in extremis alla Marghe, che ci ha fornito i suoi meravigliosi formaggi, la ciliegina sulla torta composta di risotto col tastasal, crudo, grana, sbrisolona, caffè e bavande.
I nostri ragazzi hanno sfoggiato abilità di ristorazione degne delle tre stelle Michelin, tra i volontari abbiamo scoperto mastri birrai ed intagliatori di prosciutti, risottare ed oratori. E tutto con la solita leggerezza ed allegria che ha contribuito a rendere la nostra serata davvero l’EVENTO che sognavamo.
Il dopo cena, decisamente più rilassato, ci ha visti scatenati a ritmo di musica: che festa è se non si balla? A dire il vero, sarebbe stata da prolungare di qualche ora, il momento del ritorno ci ha sorpresi ancora carichi e poco propensi ad abbandonare “Zio Michele”.
Sarà per la prossima… Perché la rifacciamo vero?
– Anna –
N.D.R.: Per me è doveroso ringraziare personalmente TUTTI: i nostri ragazzi, i volontari, Michele, le tante persone che si sono unite a noi in quella magnifica serata. E’ stata l’ultima uscita “mondana” del mio papà: vederlo ridere, scattare foto, chiacchierare e complimentarsi con noi per il nostro operato è stato un regalo che tutti voi avete contribuito a farmi. Grazie per averlo reso, ancora una volta, orgoglioso di me. GRAZIE!

Diario
Diario di bordo 54: Santa Lucia e “IL DONO”

“Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo.”
Iniziamo citando Pablo Picasso per raccontare l’ennesima, ineguagliabile, festa di Santa Lucia a casa Adami.
Non più casa della Chiara, che resta pur sempre di famiglia, ma che essendo ormai “in Zandonà” ha preso residenza altrove, ma genericamente casa Adami. E, nel cuore, casa di tutto il Più di Uno.
Probabilmente Santa Lucia è un po’ in differita, e suppongo che quest’anno abbia ascoltato i desideri di quello passato, fatto sta che improvvisamente e magicamente, quest’anno siamo arrivati tutti in orario e senza perderci nel tragitto. Poi è stata la solita routine: eravamo tanti, come sempre, chiassosi, come sempre (per qualcuno pure troppo, come sempre), strabordanti di gioia e di cibo. Come sempre.
Eppure questa annuale consuetudine è sempre ricca di sfaccettature, di piccole, grandi differenze che la rendono ogni anno indimenticabile. Quindi, per cambiare un po’ registro, guardiamo cosa c’è stato di diverso, cambiamo prospettiva.
E iniziamo aggiungendo un posto a tavola, quello di zio Ivo, forse inizialmente un po’ sbalordito dalla cagnara che si è creata in taverna in un secondo, ma che in men che non si dica ci si è abituato e sembrava starci anche parecchio bene; passiamo alla processione al piano disopra per un motivo diverso dalle tappe al bagno (e dal profumo che veniva dalla cucina), ma attratti dallo sgambettio della piccola Beatrice, anche lei alla sua prima Santa Lucia in assoluto; continuiamo con l’ammutinamento dei cappelli da Babbo Natale, quest’anno grandi esclusi dalla foto di gruppo (e a furor di popolo, per giunta) e concludiamo con ampi spazi in cui noi volontari siamo finiti relegati nella zona cucina, perché il gruppo… Che dire? Il gruppo è il gruppo ed è forte, è compatto, affiatato… I nostri ragazzi non hanno sentito la nostra mancanza, mentre ci affaccendavamo tra una portata e l’altra, perché erano in famiglia, erano a casa…. Certo, non è mancata la mano che rapiva, tra la consegna di un hamburger ed una fetta di pandoro, per un abbraccio mordi e fuggi o un bacio rubato sulla guancia mentre si raccoglievano i bicchieri… Caspita, chi ci avrebbe mai consolati???
Eccolo qui il dono di quest’anno. La famiglia Adami ce l’ha nel DNA, ce lo regala ormai da anni: farti sentire a casa, farti sentire bene, farti sentire che non sarebbe Natale gli uni senza gli altri.
Per chi scrive in questo momento il dono è stato rendersi conto in modo tangibile che nel Più di Uno siamo ormai una cosa sola, univoca, che abbiamo abbattuto la linea (sempre sottilissima) tra i volontari ed i ragazzi: siamo un gruppo di amici, che prende possesso della taverna di Chiara, che si organizza per chi porta cosa da mangiare, che si scambiano i regali….
Quindi ragazzi, il prossimo anno io mi siedo a tavola e servite voi!

AUGURI!
– Anna –

Diario
diario di bordo 53: murato!!

Murato!murato!murato!!!ecco che tutto il palazzetto grida all’ennesimo colpo andato male della nostra grande calzedonia!!
evabbbeeeeeè noi c’eravamo carichi di speranza e con le corde vocali calde e pronte al tifo!il più di uno c’è!!!!i nostri altleti un po’ meno!😂 sì sì noi c’eravamo quasi tutti al palazzetto…e sui quei 4000/5000 tifosi presenti abbiamo fatto la nostra bella figura numerica!
prima abbiamo conquistasto la nostra pizzeria ‘sportiva’ di fiducia con la ‘famosa’preparzione atletica alla più di uno… bella pizzetta succulenta per assestare le forze per l’evento….la prossima volta invitiamo anche loro!!hahahah!
urli,canti,incitamenti a 2000 decibel…niente ha smosso i nostri campioni dal torpore…e il grande Perugia ha conquistato un set dopo l’altro senza grosse difficoltà!noi non abbiamo perso l’entusiasmo e abbiamo tifato senza sosta fino alla fine come solo noi sappiamo fare!
Ma si sa…a volte si vince e a volte di perde..l’importante é dare il meglio di noi sempre e comunque soprattutto quando siamo insieme!
Perciò ragazzi preparatevi alla prossima sfida per divertirci ancora ancora e ancora!

– Betty –