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Diario di bordo 42: Il vero risultato? “Più di uno” per noi!

Domenica 17 aprile “l’armata del Più di Uno” si è ritrovata allo stadio Bentegodi , per sostenere i beniamini del Verona. Appuntamento consueto della nostra Associazione nella primavera inoltrata, una giornata di ordinaria solidarietà ma di speciale vicinanza.
Il gruppo ha visto la speciale partecipazione di Zara e la presenza del nuovo volontario, Riccardo.
Gli ultras della nostra curva erano moderatamente galvanizzati per l’imminente competizione. Dopo aver gustato un’ottima pizza, il tragitto verso lo stadio è avvenuto in modo ordinato e con cori assolutamente rispettosi! Tutti erano concentrati sulla partita e la maggioranza era pure attrezzata come si conviene al perfetto tifoso. Le ragazze sfoggiavano fieramente le sciarpe gialloblù, Michele indossava con eleganza il foulard bicolore e Alberto aveva con sé anche la bandiera dell’Hellas!
Le nuvole chiudevano il cielo, ma non la speranza dei Nostri!
La partita si è mostrata piuttosto fiacca, ma nessuno si è arreso anzitempo e il rettangolo erboso è stato per novanta minuti l’unico orizzonte sui cui posare lo sguardo, confidando davvero in un buon risultato, soprattutto dopo il pareggio. Ma proprio al recupero, all’improvviso, la squadra avversaria ha siglato la vittoria. E allora, giustamente, dalle nostre file si sono levati commenti di disapprovazione, sommessi o urlati… Ognuno, nel tifo, ha il suo stile!
Calcisticamente parlando abbiamo perso, è vero. Ma ognuno di noi sa che domenica è stato segnato un altro importantissimo goal in favore della nostra piccola grande comunità, che ha vissuto un’altra esperienza per fare squadra, per conoscersi e condividere.
Grazie, ragazzi!
– Francesca –

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Diario di bordo 41: anarchia autogestita

La prima uscita del più di uno ha inaugurato il 2016 al Palazzetto dello sport per l’attesissima (?) Calzedonia (?) – Molfetta (?)………………….
Perdonate i punti di domanda, scrive l’antisportiva per antonomasia, la Regina del pigrismo, che potrebbe fare le Olimpiadi delle pulizie di casa, ma che di sport, in generale, non ci capisce un cavolo………
Ma siccome il nostro motto, tra i tanti, è “condivisione” e i più apprezzano qualsiasi manifestazione sportiva (dalla pallavolo, al calcio, passando per il basket ed i tornei di pinnacola….), e tra l’altro ogni cosa passa in secondo piano quando la cricca da valore aggiunto, bhe…. Facciamoci anche sta partita di pallavolo!
Messi a dura prova dai bagordi di fine 2015 ed inizio 2016, dall’epidemia di influenza che ci ha decimati fino a qualche ora dal’evento (eravamo comunque in tantissimi, tant’è che abbiamo dovuto dividerci tra evento e cena), dalle strade chiuse e dal traffico perchè il nostro punto di ritrovo coincideva con l’uscita dei tifosi dallo stadio (che partita c’era? Ehm…. Ehm…. ), dai “tu si alla partita, tu no alla pizza….”, ci siamo riusciti comunque: per la prima battuta eravamo pronti e sistemati!
Bhe, pronti…. Chiara, Ivan, Denis e Giorgio cercavano ancora di appendere il nostro cartellone, io cercavo ancora di spuntare la lista dei partecipanti e di organizzare i “solo pizza”, qualcuno cercava il bagno, qualcuno cercava cibo, qualcuno perdeva il posto a sedere…. Insomma, la nostra usuale, immancabile, irrinunciabile anarchia autogestita!
Quella che sicuramente ha fatto innamorare di noi i NUOVI TRE VOLONTARI al debutto: Michela, Elena (e siamo a 4!) e GianPietro!
Comunque: la partita procede, a rilento, un punto qui e un punto la, il tempo stringe, abbiamo fame (sai che novità!), la pizzeria ci aspetta e manca ancora un set…. Abbandoniamo il Palazzetto e Marco (un “tu no alla pizza”) che siamo in vantaggio, trottiamo verso la Grotta Azzurra dove oltre alla cena ci aspetta la torta di Claudia che oggi raggiunge il traguardo dei 28 anni!
Ecco, ora, visto che di sport non ne so, ma che di servizio, organizzazione di sala e cortesia verso il cliente qualcosa si, vorrei non dilungarmi sulla cena… Sottolineo solo che mangeremmo anche i sassi e che il tempo che passiamo tra noi acquista valore a prescindere da dove si passi… Quindi risate e record di chiacchiere, candeline da soffiare, regali, genitori obbligati a prendere posto tra di noi, ritardo come da contratto….
Uscita finita: senza il nostro supporto morale ed il nostro imprinting positivo, la squadra locale (ricordo in vantaggio al nostro abbandono), è stata sopraffatta……
Un po’ anche io, in verità, che dopo due anni mi sono trovata alla mia prima uscita da organizzatrice (tra l’altro già tutta organizzata), con tutte le varie ed eventuali sopra descritte e l’ansia da prestazione della prima volta….
Che dire… Faccio i diari e le torte, vi va? 😛

– Anna –

Diario
Diario di bordo 40: Monza: Ferrari Challenge

– ore 8.00, Verona_sud: Ritrovo
Condividiamo il parcheggio con un gruppo di “serenissimi”

– Viaggio d’andata
Riccardo Simeoni in pullman si impossessa del “posto del bullo” (ultima fila, sedile centrale),
e mentre ascolta musica in cuffia imita atteggiamenti da rock-star; risultato: effetto playback!

– ore 9.45, Monza: Avvistamento della prima Ferrari
E’ un modello da strada, che sta cercando di immettersi nel traffico.
Il guidatore, nonostante l’aiuto di ben 2 maggiordomi, evidenzia grosse difficolta’ a manovrare in retromarcia.
(“Chi ha denti non ha pane …”)

– ore 10.00, Monza: ricongiungimento, a destinazione, con la nostra volontaria Marta.
E’ puntuale come al solito … nell’arrivare in ritardo!

– ore 10.30: Distribuzione dei tesserini di ingresso
Francesco non trova piu’ il suo.
Riferisce che e’ caduto.
Scattano le ricerche: … tasca dx del giubbino!

– ore 11.00: Accoglienza e presentazione del programma
Un addetto dell’organizzazione, simpatico e sorridente, ci introduce alle competizioni automobilistiche.
Ci parla delle macchine e delle corse.
I nostri ragazzi sono incantati dal magico mondo Ferrari.
Anche le nostre volontarie sono incantate (per altri motivi): non stanno capendo niente!

– ore 11.30: Visita del “parco auto”
Possiamo ammirare da vicino alcune Ferrari da strada.
Che bolidi!
Tra gli altri, un modello nero dalla linea “estrema” (che assomiglia ad una Bat-mobile), e il mitico modello cabrio che guidava Tom Selleck nel telefilm “Magnum P.I.”.

– ore 12.30: Prima gara di giornata
Partenza.
Primo giro: ancora tutte le auto in gruppo.
Secondo giro: ancora in gruppo, ma piu’ allungato.
Terzo giro: il gruppo si sgrana. Non si riesce piu’ a seguire l’andamento della gara. Servirebbe un maxi-schermo che trasmettesse la telecronaca. Non c’e’!

– ore 13.30: Pranzo
Menu’ ragazzi: tris di primi, tris di secondi, tris di dolci, e tris di frutta.
Menu’ volontari: tris di crackers, e tris-tezza!

– ore 14.00: Camminata verso il museo dedicato ad Ayrton Senna
Il trasferimento non e’ dei piu’ brevi.
Alcuni ragazzi sentono la fatica, e rallentano, rallentano, rallentano …
Giunti all’ingresso scorgiamo la scritta “Museo della velocità”!!!

– ore 14.30: Visita al museo dedicato ad Ayrton Senna
Domanda (alla Lorella S.): “Lorella, sai chi era Ayrton Senna?”
Risposta: “Uno che guidava la macchina.”
Replica: “Giusto.”
“Anche mio nonno comunque era <>!”
“La prossima volta, meglio rispondere <>.”

– ore 15.00: Visita ai box
Grazie ai contatti della nostra magnifica volontaria Veronica (organizzatrice dell’uscita), riusciamo anche ad accedere al “garage” delle auto da corsa.
Ci viene presentato il vincitore della gara del mattino.
Tra le lodi del suo team manager, il “macchinone” che guida, e il trofeo che ha vinto, le nostre volontarie cominciano a cinguettare: “Bel tipo!”.
Uno di passaggio (probabilmente invidioso) fa notare che, esteticamente parlando, si tratta di un tipo che in un contesto normale non attirerebbe l’attenzione in maniera particolare.
Donne ammettetelo: nel valutare un uomo siete influenzate dal suo successo! (come noi nel valutare una donna lo siamo dalle sue forme)

– ore 15.30: Seconda gara di giornata
Idea: appostiamoci in fondo al rettilineo (un punto strategico per vedere i sorpassi).
Cammina, cammina, la gara intanto e’ giunta all’ultimo giro.
Io, Marco, e Nicola R., allungando il passo, sbuchiamo giusto in tempo per vedere passare gli ultimi due doppiati (abbiamo comunque dato un senso alle nostre fatiche!).
Jessica e mamma, purtroppo, fanno in tempo soltanto a vedere sfilare il carro attrezzi e l’auto medica!!!

– ore 16.30: Auto-stop
La pista viene messa nuovamente a disposizione delle Ferrari dei privati.
In zona cominciano ad aggirarsi alcune ragazze di bell’aspetto alla ricerca di un passaggio per un giro in pista.
Mai vista cosi’ tanta passione per i motori da parte femminile nelle piste dei go-kart!

– ore 17.30: Viaggio di ritorno
Coda.
Nel rettilineo della circonvallazione (il punto piu’ veloce del tragitto per l’autostrada) il nostra pullman ha toccato punte di velocita’ attorno agli 0,003 km orari.

– ore 18.30: Autostrada
La stanchezza si fa sentire.
I volontari vorrebbero riposare.
Alberto, con il suo repertorio Salvini-Sgarbi-Fibra, non dà tregua.

– ore 19.30: Arrivo
Distribuzione degli omaggi Ferrari.
Nicola R. ha un’idea imprenditoriale: rivendere in nero i beauty avanzati.

– Giorgio –

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diario di bordo 39: In baita dagli Alpini

Uscita affollata quella di sabato sera dagli alpini di Isola Rizza, si sa gli alpini piacciono e fanno sempre il pienone!
L’inizio della serata ai soliti punti di ritrovo per poter caricare la ciurma e riempire i bauli di calorie dolcificate!!! E poi …tutti pronti, si parte! Tutti in fila per non sbagliare strada, lungo la tangenziale un vero e proprio corteo di macchine e pulmini.
Al nostro arrivo in baita: calore e accoglienza. Abbiamo sfoggiato la stagione primavera/estate 2016…maniche corte o camisèta.
Le cucine erano già nel fervore, tutti al posto di combattimento perchè ormai il comando era già stato lanciato: “butta la paaaaastaaaaa!”.
Ormai eravamo “sotto assedio” i piatti iniziavano ad uscire con frequenza accelerata, uno in fila all’altro e senza problemi venivano letteralmente spazzolati. In quei momenti, poche parole…ma tanta masticazione!
A pancia piena le doverose ciacole, incorniciate dalle foto delle nostre uscite sul maxischermo, aspettando la famosa tombolona.
Una prima mance, per rallegrare o infuriare i partecipanti (dipende dal fondo schiena).
La pausa per il dolce o il caffè, ma soprattutto per fare la sorpresa e spegnere le candeline insieme a Manuel e Anita, visivamente sorpresi!!
Una seconda mance, per cercare di rallegrare gli infuriati o infuriare i rallegrati (dipende dal fondo schiena).
E vabbè dai… c’è chi vince e fa tombola, c’è chi perde per un numero, ma non serve mescolare il sacchettino, il numero che manca ce l’hai seduto a fianco, o ti regala un abbraccio per consolarti o ti regala uno dei suoi premi con un sorriso.
E così senza accorgerti è già ora di tornare, stavolta con il baule pieno di piccoli gesti che fanno riflettere.

Ps. Un grande ringraziamento ai numerosi alpini che ogni anno ci accolgono per questa serata godereccia.

– Denis –

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Diario di bordo 38: nella nostra diversità siamo tutti uguali

“Provate a rendere tutti il mondo un posto migliore. Non importa a quale specie apparteniate, il cambiamento parte da tutti noi”
Dovendo scegliere una citazione dal film visto ieri in uscita, questa è quella che più resta impressa: perchè la Disney ha lanciato un messaggio che noi del Più di uno abbiamo da anni fatto nostro: nella nostra diversità siamo tutti uguali.
Bellissimo film, divertente, delicato ed intelligente. Dopo qualche perplessità dai nostri amanti dei film di azione e delle commedie (ALberto e Isa ammettetelo 🙂 ) tutti ci siamo dichiarati soddisfatti del film scelto.
Un pomeriggio tranquillo in compagnia, rilassante, divertente e….caldo!!
Perchè in pizzeria, nonostante l’ottima pizza, il nostro umore è stato un poco messo alla prova dall’eccessivo caldo, che ha reso gli animi un poco agitati provocando anche litigi d’amore (speriamo la situazione si sia sistemata!!).
Una uscita tra le più semplici ma a noi che importa…mica dobbiamo sempre fare grandi cose 🙂
– Chiara –

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Diario di Bordo 37: pazzi mascherati :)

Se è vero che il Carnevale è nato come ultimo giorno di festa prima delle astinenze del periodo Quaresimale, noi del Più di Uno rispettiamo in pieno il termine “festa” in ogni suo significato: mangiare a volontà, bibite da bere, dolci a profusione, maschere di ogni genere, musica fino a sera tarda, balli di gruppo fino allo sfinimento…
Si sa che quando facciamo le cose le facciamo fatte bene!!
Già tot giorni prima tra i volontari fervevano i preparativi: chi prende cibo, chi il bere, chi pensa alle maschere… chi più ne ha più ne metta!!
Deve essere stato strano per chi dall’esterno osservava le strane combriccole formate dai nostri ragazzi ai punti di ritrovo: pagliacci, streghe, zingare, mostri, pirati… e perfino Violetta!!
Nonostante il tempo abbia provato a rovinarci la festa inzuppandoci per bene (dire che pioveva è dire poco!!!) noi non ci siamo fermati!!
Una bella scorpacciata di pizza e poi via alle danze!! Il nostro Dj Nicola ci ha fatto scatenare sulle musiche più disparate, dal classico YMCA alle più moderne musiche da disco!! Tanto noi, qualsiasi musica ci sia, balliamo tutto il tempo!!
un Limbo improvvisato con la scopa, un trenino lunghissimo che passa sotto delle bolle di sapone e il divertimento e la magia sono assicurati!!
perchè non importa cosa facciamo, l’importante è che siamo sempre insieme!!
– Chiara –

Diario
Diario di bordo 36: Cara S. Lucia…

Cara Santa Lucia,
eccoci qui, anche quest’anno….
Siamo stati parecchio buoni, pertanto crediamo di poter osare un po’ con le richieste…. Ti anticipo subito che a noi le cose materiali fanno piacere fino ad un certo punto, ma che badiamo più alla sostanza, quindi puoi tranquillizzare il ciuchino: i nostri “vorrei” avranno un peso etereo….
Iniziamo con il dirti che nel 2016 Chiara ed Ivan si sposeranno e che la nostra consueta uscita in tuo onore unirà l’utile al dilettevole: siamo stati ingaggiati come preparatori ufficiali delle bomboniere!
Quindi, Santa carissima:
– vorremmo un occhio di riguardo nei confronti delle tovagliette americane, del panno lenci e della colla a caldo (si, lo sappiamo che tu gli occhi li hai su un piatto, era un modo di dire, dai, senza offesa….)
– vorremmo che la porta di casa Adami si aprisse con lo stesso calore ed entusiasmo di ogni anno
– vorremmo esserci tutti, più le nuove arrivate in famiglia, le piccole Olivia e Maddalena
– vorremmo la torta salata alle cipolle della mamma di Manu e la crema al mascarpone di Chiara
– vorremmo i regali da pescare e la consueta foto con i cappelli di Natale (che il sito ha bisogno del cambio di stagione)
– vorremmo buoni propositi e nuove speranze per il 2016
– vorremmo allargare la famiglia, nuovi volontari e nuovi ragazzi
– per noi che ci siamo già, vorremmo continuare questo cammino con la gioia e l’entusiasmo che ci hanno sempre contraddistinto. Vivere le avventure ordinarie e straordinarie che ci accompagnano da anni. Vorremo continuare così come siamo, ovviamente tutti più vecchi di un anno, crescendo, costruendoci un altro pezzetto di futuro.
– vorremmo farlo, anche questa volta, insieme
Insomma Lucy, le solite cose, le sai già, e qui lo spazio è poco e il tempo tiranno…. C’è da essere ai punti di ritrovo tra poco, forse siamo già in ritardo e non siamo nemmeno troppo sicuri di come ci si arriva….
Ciao cara Santa Lucia,
noi del +di1

PS: Se ti avanza del tempo, riesci mica anche a sincronizzarci gli orologi e ad aggiornarci i navigatori?

NDR: Le bomboniere……. Un capolavoro!
– Anna –

Diario
Diario di bordo 35: Non esiste roccia sul cammino che non possiamo sfruttare per la nostra crescita.

Ci sono cose che si ripetono periodicamente senza cadere mai nella scontatezza della consuetudine, cose a cui ci si affeziona e che si aspettano con rituale entusiasmo, come i tortellini in brodo della domenica, i carri di carnevale, il mercato del sabato.
La nostra abitudine è l’uscita 4×4 con il il Jumbo Club. Ormai da anni, l’appuntamento ci vede partecipare numerosi ed entusiasti come la prima volta.
Inizia con il ritrovo di primo mattino in un parcheggio sufficientemente ampio per accogliere noi ed almeno una quindicina di potenti mezzi , si srotola tra percorsi più o meno accidentati, un paio di tappe conviviali e si conclude con salti adrenalinici in pista. Il rientro allo stesso parcheggio sancisce la fine della giornata, ma su questo sorvoliamo, perché significa giornata finita e ci lascia sempre un po’ di malinconia.
Quest’anno il tempo non è stato clemente, certo non pioveva, ma l’umidità, il cielo coperto e uno strato in più di vestiario non erano sicuramente quello a cui ambivamo. Però… Tempo di fare l’appello, scegliere le macchine su cui volevamo viaggiare e partire, al meteo non abbiamo più fatto caso!
Prima tappa, tra sgommi e derapate, mucche e vitella e qualche sprazzo di sole, Rifugio Primaneve, 1600m sul livello del mare. Freschino…. Occupiamo il locale e ci riscaldiamo a pane e prosciutto.
Si riparte per addentrarci in sentieri laterali in cui la vegetazione sembra intenzionata a non farci passare; ma abbiamo sottovalutato i nostri accompagnatori, che narrando avventure ben più temerarie, liberano il percorso da arbusti, fogliame ed, addirittura, un tronco in mezzo alla strada!
L tappa successiva è il ristorante, ci aspettano per le 13. Ma sarà l’avventura che appassiona, che siamo numerosi e qualche volta ci perdiamo, arriviamo con dignitosissimi 90 minuti di ritardo.
Pranzo abbondante, regali regali a profusione, ringraziamenti ufficiali ed è già ora di andare in pista: l’adrenalina sale, ci scambiamo mezzi e compagni d’avventura, un po’di paura che si scaccia facilmente con un abbraccio e, anche se oggi siamo stati solo passeggeri, la stanchezza ci travolge sulla strada del ritorno.
Perché l’uscita del 4×4 sia sempre un successo esagerato, resta un mistero. Sicuramente la simpatia e la disponibilità degli organizzatori, il brivido dell’avventura , insieme alla nostra sempre citata allegria, fanno la loro parte.
Personalmente credo che la magia stia anche nella metafora che il 4×4 a con la vita: tutti vorremmo una strrada dritta e senza ostacoli, se poi ci fosse anche un po’ di discesa, per gradire…. Tuttavia l’esperienza di ognuno ci insegna che non è cosi: ci sono tronchi in mezzo alla strada, rami, sassi da superare non senza fatica. Nessuno può sapere cosa ci riserva il destino, dietro la curva, lungo il sentiero.
Ma non c’è sasso troppo grande da non poter superare con un po’ di coraggio, determinazione, positività e, perché no?, con dei buoni amici e delle guide esperte.
Perché, citando un antico detto: la differenza nella vita non l’ha fatta il sasso, ma l’uomo. Non esiste roccia sul cammino che non possiamo sfruttare per la nostra crescita.
Ciao amici del Jumbo Club! Grazie!

– Anna –

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Diario di bordo 36: Serata da paura!

Questo è stato il primo halloween del più di uno e devo dire che per tutti è stata una festa da paura! Sicuramente da ripetere.
Che fosse una serata diversa dalle altre lo si era capito fin da subito ai punti di ritrovo, c’erano streghe di tutte le età, dalle giovani con i capelli neri, alle più anziane con quelli bianchi. Alcune streghe, in ritardo per il lavoro, hanno avuto la loro metamorfosi addirittura fuori dal parcheggio della festa, trucco e parrucco dell’ultimo minuto e pronti via, dentro al rifugio calcistico del Montorio calcio.
Una grande sala preventivamente addobbata con zucche, teschi, candele e ragnatele.
Il gran galà stregato era al completo con proprio delle belle facce: il lupo cattivo, l’uomo strega, l’incredibile ulk, il boia tagliateste e lo scheletrino… e ste streghe che non ci mollavano più. :))
E’ stato qui che tra urla di terrore e tremolii di gambe sono iniziati i soliti brontolii di pancia…che fame!! Ma ecco subito pronte per le tante bocche affamate un aperitivo un po’ insolito: delle cicciotte dita mozzate sanguinanti senza glutine. (di AIA che dolore)
Dopo un attimo di titubanza e sguardo estraniato tutti si sono azzannati le dita (del piatto), per poi leccarsi le dita (della mano) e per proseguire la cena in tema con la serata non poteva mancare la pizza (al taglio!!!)
Ma non c’era tempo da perdere, la musica si era accesa e con quella anche la serata, magistralmente animata dal nostro dj Nicola che pian piano ha riempito tutta la pista.
Ci sono state anche delle prove di canto con il karaoke, ma anche battaglie di breakdance che con movimenti contorsionistici e acrobazie/pulizie sul pavimento hanno ipnotizzato tutti.
Durante la notte c’è stata musica anche per degli inaspettati scatenati!
Note ritmiche pesanti tipo uz-uz-uz-uz, ma anche revival anni 80 e 90 che hanno fatto partire innumerevoli trenini divertenti, ultimo con partenza dispiaciuta da Montorio, ma con ritorno sicuro l’anno prossimo.

denis