Diario di bordo 5: Santa Lussia a casa Adami
Come ogni anno S. Lucia non si dimentica del Più di Uno.
Certo, è una S. Lucia che si è incarnata in molte persone e che ha dovuto chiedere ad una famiglia un posto per festeggiare, ma si sa che S. Lucia può fare tutto 🙂
La mattina in casa Adami si è già di preparativi: sposta i mobili, togli la tv (tanto nessuno la guarda dato che si è in compagnia), metti i tavoli, conta le sedie (ma… come facciamo a starci in 50 persone???) e la povera vice che rischia di arrivare alle 19 con un trapianto di coronarie.
L’atmosfera si carica di attesa e di Natale man mano che l’ora si avvicina.
Din Don! Un campanello e Riky entra in casa.
“Riky sei il primo, gli altri devono ancora arrivare” ma lui non si scompone, scende in taverna e tiene letteralmente banco con le sorelle e i genitori di Chiara, raccontando del nuovo lavoro, della nipotina Celeste… qua si rischia di non sentire nemmeno il campanello per le tante chiacchiere!!
Alle 19e30 il campanello suona una sola volta ma i visi che sbucano dal cancello son molti di più: esattamente 25 ragazzi tutti imbacuccati per il freddo e sorridenti, pronti per la serata.
Chi conosce già la casa come Gabriele entra, saluta in fretta e si dirige verso le scale, tanto sa che la cena si tiene in taverna, quindi velocizza i tempi per decidere dove sedersi.
C’è chi come Barbara ed Andres resta su a salutare tutta la fam che li ospita, come vecchi amici; chi come la Angie urla di gioia appena entra perchè rivede tutti e adora le uscite dove può chiacchierare.
C’è anche chi come Daniel, Valentina ed Elisa è alla prima (o seconda) uscita ed entra un po’ titubante.
Non abbiate paura ragazzi!! Un sorriso, un abbraccio, una mano per scendere le scale e i nuovi arrivati sono subito circondati dall’affetto di tutti i volontari, dall’allegria e curiosità dei ragazzi… insomma, non restano soli nemmeno per due secondi.
La serata procede in discesa. Dopo un inizio col botto perchè, credetemi, vedervi arrivare 50 persone tutte insieme destabilizza anche chi si era psicologicamente preparato all’invasione, tutti i volontari si adoperano a portare il cibo ai ragazzi (ebbene si, questa volta va loro grassa…. siamo talmente tanti che l’unica possibilità che si ha, è servire i ragazzi): ditemi se questa non è collaborazione!
E quando finalmente la maggior parte delle bocche si aprono solo per mangiare… pace per le nostre orecchie!! E
a casa Adami il cibo si sa, non manca mai, quindi l’ultimo pensiero dei ragazzi è chiedere cosa si mangia. Gabriele propone di fare questa cena ogni sabato…pian piano!!!
La padrona di casa ha già i sudorini!!
ok..cena finita, ora dobbiamo digerire perchè qua non si è certo mangiato poco! E lo si fa scambiandoci i regalini, messi all’arrivo tutti in un sacco rosso da cui li pescheremo a caso.
Prima però è il momento dei discorsi!
Inizia il presidente, povero novellino, che si ritrova a fare il suo primo discorso “piùdiunese” alla sua truppa. Molte volte è interrotto da “w il più di uno!” “w la fam Adami” “w la Chiara!” “w gli sposi” (riferito alla sorella della padrona di casa..certe notizie si condividono sempre tra amici) e si finisce dopo questo con un generale “w gli innamorati e i morosi” a cui tutte le coppiette presenti battono le mani.
I regali sono scelti con cura, si guarda il pacchetto, lo si tocca e poi con aria speranzosa lo si prende e lo si apre… e ce ne son di tutti i tipi: cioccolatini, para-orecchie di natalizi (sono stupendi Giovanni!!!) coperte, tazze…
potremmo aprire un mercatino volendo!!
Più che il regalo è lo scambio reciproco che i ragazzi fanno, l’impegno e l’affetto che ci mettono che risalta.
E il dolce???? Orco, manca quello!!! Ecco pronto pandoro e l’immancabile crema al mascarpone!!! Che viene spazzolata via in pochissimo tempo!
Don, Don… 11 rintocchi… è l’ora di Cenerentola (siccome è giovane l’orario di rientro con le nebbie è stato anticipato, non è più mezzanotte povera). Tutti prendono i cappotti, borse, cappelli e sciarpe, in processione davanti alla porta a salutare Chiara e la famiglia e via!!! Verso i punti di ritrovo, con dentro il ricordo di una cena in famiglia.
La casa sembra vuota senza tutta la truppa, ma sembra ancora di vederli seduti là, tuti insieme a chiacchierare, a ridere, a raccontarsi le loro cose in segreto.
Ecco, se volete un regalo x l’anno prossimo… i numeri del panettiere! Così li attacchiamo alle giacche appese così ciascuno ritrova subito la sua 😉
e naturalmente…. BUON NATALE DA TUTTI NOI!!!